ELECTRONIC VOICE PHENOMENA

Viene definita psicofonia o metafonia transcomunicazione strumentale la ricezione mediante l'utilizzo di un'apparecchiatura radio o di registrazione, di parole e frasi non provenienti dall'ambiente circostante o dalle emittenti radio, supponendo si tratti di comunicazioni provenienti dal mondo ultraterreno.

Consiste principalmente nella sintonizzazione su SW e registrando su nastro, per poi riascoltarle. Se la sperimentazione riesce, si possono udire, al riascolto, parole e frasi in lingua italiana, coerenti con le domande poste e comunque significative. La tipologia più conosciuta di questo fenomeno è rappresentata dalla registrazione anomala di voci (di solito poco chiare), attribuite a spiriti, su un nastro magnetico o supporti digitali, oppure la loro ricezione tramite una radio, un televisore o persino su un computer o un telefono.

Il cosiddetto fenomeno delle voci elettroniche (o EVP, acronimo di electronic voice phenomenon), conosciuto anche col nome di psicofonia, metafonia o transcomunicazione strumentale, è un fenomeno paranormale che riguarda la manifestazione di voci (ed eventualmente anche immagini) di origine apparentemente non umana in registrazioni, ricezioni, amplificazioni tramite strumentazione elettronica. Tale fenomeno risulta forse spiegabile come pareidolia.

Secondo i suoi sostenitori, tale fenomeno permetterebbe di entrare in contatto con i defunti e l'aldilà, o comunque con una dimensione diversa dal piano fisico, permettendo un contatto con entità intelligenti di origine ignota, che interagirebbero attivamente alle domande che vengono poste.

Il più grande pioniere italiano della ricerca su questo fenomeno è Marcello Bacci.
Straordinario sperimentatore, è uno dei più conosciuti e autorevoli esponenti a livello mondiale.

Il Dottor Daniele Gullà, famoso per la sua costante presenza nel programma televisivo Mistero e ricercatore esperto del Laboratorio Interdisciplinare di Ricerca Biopsicocibernetica di Bologna, relaziona a proposito delle ricerche di Marcello Bacci che: dagli esami delle strutture elettroacustiche delle voci esaminate e delle loro accertate anomalie, oggi siamo in grado di affermare l’esistenza di un processo fonetico di formazione sconosciuta la cui matrice è tuttora scientificamente ignota ma oggettivamente operante.

La registrazione di queste voci si può ottenere anche usando un nastro vergine: questo è il metodo più antico, inaugurato nel 1959 da Friedrich Jurgenson, che, dopo aver messo in funzione un registratore per registrare il canto degli uccelli, udì, al riascolto, la voce di alcuni trapassati, fra cui sua madre, che lo chiamava per nome.

Questo metodo è tuttora prevalente fra gli sperimentatori e richiede l’assenza, nell’ambiente, di voci umane e la presenza di leggeri rumori di fondo, per permettere alle entità di utilizzare il campo magnetico generato dall'interazione fra la membrana del microfono e la testina di incisione.

Le prime presunte riprese video paranormali documentate furono di Schreiber.

Presto seguirono altri pionieri in questo settore della fenomenologia paranormale tra cui gli Harsch-Fischbach. Questi ultimi utilizzarono come impianto di base un televisore che era stato manomesso in modo che risultasse inutilizzabile per la ricezione dei normali programmi televisivi a cui aggiunsero un videoregistratore VHS di tipo standard e una telecamera. In una prima sperimentazione con questo nuovo metodo affermarono di essere riusciti a captare il ritratto di un uomo di cui vennero a sapere, sempre tramite transcomunicazione, trattarsi di un certo Pierre K.

Si rivolsero così ai familiari per un riconoscimento che ebbe esito positivo.

Dopo aver effettuato altri tentativi di questo genere, molti con esito negativo, nel 1987 riuscirono a captare alcune immagini di buona qualità di una giovane, deducendone che si trattava di una donna deceduta a 70 anni. Essa fu identificata in Hanna Buschbeck, una nota ricercatrice tedesca sulle voci, morta tre anni prima, ossia nel 1984. Dopo aver confrontato con le fotografie di lei quando era giovane conclusero si trattasse proprio della stessa persona la cui immagine avevano captato con le loro strumentazioni.

La transcomunicazione strumentale è una realtà oggettiva, si direbbe quasi una forma criptica di comunicazione, da parte di intelligenze autonome esistenti, su altri piani di coscienza.